Archeology of a Frontier è un progetto congiunto di MIC|C e Liminal Geographies con il sostegno dell'Osservatorio Migranti Basilicata. Il progetto ha come principale obiettivo quello di svelare le tracce delle traiettorie migranti sulle rive del Mediterraneo che i regimi del confine cercano sistematicamente di cancellare.

In concreto, la documentazione del MIC|C scopre una forma emergente urbana in una parte dell'Italia meridionale che un tempo occupava il centro di una vasta riforma agraria negli anni '50, '60 e '70. Ora in gran parte abbandonati, i resti di questo processo di colonizzazione interna appaiono come scheletri in questo vasto paesaggio. In uno spazio apparentemente abbandonato, MIC|C è in grado di documentare e tracciare un complesso sistema di insediamento urbano e inserimento sociale.

Attraverso l'esposizione dettagliata di vari frammenti, tra cui resti archeologici, immagini, documenti, registrazioni video e audio, descriviamo la storia antropogeografica di questa terra di confine emergente al momento della sua dissoluzione formale. L'archeologia di una frontiera fornisce quindi la prova di una presenza momentanea, una testimonianza dell'impermanenza della vita così come è esistita, come le ceneri ardenti di un incendio o le tracce di un accampamento dopo che se ne è andato.

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